Sol Mi Do La- La Re Sol Mi- Do…c’è una terra silenziosa dove ognuno vuol tornare:
una terra e un dolce volto con due segni di violenza.
Sguardo intenso e premuroso che ti chiede di affidare
la tua vita ed il tuo mondo in mano a Lei… Canto religioso “Madonna Nera”.
La Bella del Lago: Varenna, nasconde a Fiumelatte, su un nastrino di terra baciato dalla spuma bianco latte del ‘fiume’ carsico Fiumelatte, una chiesina con facciata a capanna molto particolare dedicata all’Annunciazione.
La chiesina si vede bene passando dalla strada a lago: è costruita a fasce alternate di due colori grigio e nero con blocchi di cemento armato rettangolari posti in orizzontale. Spiccano 9 finestre lunghe e strette che rompono in verticale in moduli di 3 le linee piane delle fasce. L’insieme dà l’impressione di essere nel laboratorio di un abile sarto che punta con gli spilli nastri neri e grigi per decorare un abito di elevata fattura.
La chiesetta è chiusa al momento, purtroppo devo guardare solo attraverso i vetri del portone. Si vede una navata centrale e 2 piccole navate laterali, il presbiterio è circolare e raffigura l’annuncio dell’Angelo a Maria e la scena è inserita in un’aurea luminosissima.
…esulto e sorrido, sono fortunata, nella navatella di destra intravedo la Madonna Nera col Bambino Bianco.
La foto verrà così così, ma immortalo la Madonna Nera col Bambinello Bianco, rarissima statua devozionale difficilissima da trovare in Lombardia, in Italia e nel mondo… Gli abitanti di Varenna e Fiumelatte ne sono consapevoli, e custodiscono con cura il loro tesoro e lo venerano con una processione propiziatoria di rinascita in marzo, con l’arrivo della primavera.
La Madonna Nera col Santo Bambino Bianco di Fiumelatte è una statua di legno del 1600 di ignoto autore, inventariata per la prima volta dalle monache dell’antico Monastero cistercense di Santa Maria del XII secolo, oggi eclettica Villa Monastero in Varenna, che fu portata nell’Oratorio di Fiumelatte nel 1685. scrive Don Lauro Consonni nel libro “Varena seu Insula Nova”.
Il mantello della Madonna Nera copre completamente il corpo di Maria,comprese le braccia, eppure dal fianco sinistro della Madonna pare che Gesù fiorisca dalle costole di sua madre: ritto, senza alcun sostegno, in atto di benedire con la manina destra e il globo del mondo sul palmo della mano sinistra. Le collane ricche e dorate che appaiono come monili preziosi sull’abito di Maria in realtà, guardando attentamente, sembrano i grani di un rosario rozzo ricavati dalla pietra grezza.
La pittrice Emanuela Fagioli, nativa di Varenna, ha dipinto la Madonna Nera di Fiumelatte col Bambino Bianco posizionandola tra i flutti della foce del Fiume Latte. I vivaci rossi del vestito e del tramonto, e l’azzurro del lago che si mischia al blu dove si intravedono le prime lucette delle case impaurite dal buio che viene, sfumano nel gregge di nuvole tra Bellagio e Menaggio.
La Madonna Nera può simboleggiare la Terra, la forza della natura combinata con lo spirito divino per creare l’esperienza della vita. Gesù Bambino Bianco può rappresentare la trascendenza e la luce divina…chissà cosa pensò chi realizzò questa statua lignea in cui il Bimbo Bianco nasce miracolosamente dal fianco della Madonna Nera…
In ogni caso il bianco e il nero insieme interpretano i simboli di una fede universale che non conosce i confini del colore.
Mi sento spiata. Al di là della strada su un curioso portone è dipinta una porta socchiusa con una bimba che spia chi va e chi viene. Un’immagine davvero unica.
Intanto l’acqua color latte del Fiumelatte, spumosa e allegra, continua la sua corsa dai laghi sotterranei della Grigna fino a rovesciarsi a catinelle nel placido Lario.
“E’ il Fiumelaccio, il quale cade da alto più che braccia 100 dalla vena donde nasce, a piombo sul lago, con inistimabile strepitio e romore” Leonardo da Vinci, Codice Atlantico.
MARIA FRANCESCA MAGNI





