“Non sappiamo se questa guerra davvero finirà, ma sappiamo che il conflitto continuerà ancora, perché le cause profonde che lo alimentano sono ancora tutte da affrontare. La fine della guerra non segna necessariamente l’inizio della pace, ma è il primo passo indispensabile per cominciare a costruirla” Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme a proposito degli incontri di pace previsti in questi giorni in Egitto tra Israele-USA e Hamas-Palestina “come Chiesa siamo chiamati a dire una parola di speranza, ad avere il coraggio di una narrativa che apra orizzonti…è ormai a tutti tristemente noto quanto è accaduto a Gaza.
Continui massacri di civili, fame, sfollamenti ripetuti, difficoltà di accesso agli ospedali e alle cure mediche, mancanza di igiene, senza dimenticare coloro che sono detenuti contro la loro volontà. Le notizie parlano di una possibile nuova pagina positiva…attendiamo il momento per gioire per le famiglie degli ostaggi che potranno riabbracciare i loro cari. Ci auguriamo lo stesso per le famiglie palestinesi che potranno abbracciare quanti ritornano dalla prigione…non dobbiamo dimenticare, inoltre, che la situazione continua a deteriorarsi anche in Cisgiordania, il piccoli villaggi sono sempre più accerchiati e soffocati dagli attacchi dei coloni…senza sufficiente difesa delle autorità di sicurezza”.
In questo tempo senza nome, il disorientamento e la sfiducia portano inevitabilmente alla sopraffazione del più forte sul più debole, in cui la ferocia e la prepotenza prevalgono e dilagano nelle coscienze facendole sparire.
Il Patriarca è stato critico nei confronti della Flotilla, avrebbe evitato un confronto così diretto con Israele, ma ha riconosciuto, col dovuto rispetto per gli attivisti, che il dramma di Gaza “ha tirato fuori una coscienza di dignità o che stava dentro nelle persone nella coscienza comune che adesso è venuta fuori, insomma ha risvegliato qualcosa che è un aspetto positivo, è venuto fuori come indignazione ma anche come desiderio di dentro che magari non si sapeva che c’era”. Tuttavia il Cardinale raccomanda che non è mai positivo il ‘troppo contro’ durante le manifestazioni, sono necessari ragionamenti di cautela e di prudenza, e chiare posizioni come testimonia papa Leone XIV.
L’etnografia, da ethnos (popolo) e graphia (scrittura) in questo mondo complesso, ci invita a osservare la realtà e a a descriverla guardando gli uomini, o attori sociali, che interagiscono tra loro con paure e certezze. Certo l’indagine è soggettiva, ma in una visione d’insieme può favorire un confronto schietto per il bene globale.
Quando si pensa solo a se stessi e la mente chiude le saracinesche crolla il rispetto, si annientano le idee di chi non la pensa come noi…e sono guai per tutti.
…Era un lavoratore dello Stato da 30 anni, tutti i giorni con la giacchina grigia si avviava ad aprire il portone del Museo Eisenhower in Kansas, Abilene. Todd Arrington, direttore del Museo, quella mattina era in anticipo, voleva rivedere il catalogo…si tolse la giacca e sistemò il cravattino.
Passò alcune ore a consultare libri e documenti, all’improvviso un trillo: l’Amministrazione americana di Donald Trump lo contatta con la richiesta di consegnare la spada che nel 1947 la regina d’Olanda regalò a Eisenhower, Capo delle Forze Armate Americane durante la seconda guerra mondiale. La spada doveva essere un dono del Presidente Trump al re d’Inghilterra Carlo III come simbolo dell’amicizia tra i due Paesi.
Il povero Arrington cominciò a sudare freddo, non poteva essere vero, quella spada apparteneva al popolo americano, inventariata come patrimonio americano. Lì per lì non rispose, riusciva solo a respirare a fatica, poi l’idea di privare il museo di quello storico e significativo cimelio ebbe il sopravvento e disse: no, col dovuto rispetto non posso esaudire la Vostra richiesta perché la collezione di spade e gli altri memorabilia sono proprietà del Governo americano, che la biblioteca è tenuta per legge di preservare per il pubblico americano.
Alla fine il Presidente Trump ha regalato al Re d’Inghilterra una replica della spada…ma Todd Arrington ha perso il lavoro, in pratica è stato licenziato.
… se con un ditin io tocco un fior
Zumpara pin pin
si spampana e muor…
Posso gonfiar fino al camin
farmi piccina come un topin
fattucchiera, o nera magia, uhohoooo è
specialità mia!
Visto? Ho vinto, Ho vinto. Non sono orribile,
eh? Perfettamente rivoltante? ( Maga Magò, ne la Spada nella Roccia).
MARIA FRANCESCA MAGNI

