La ghirlanda corona intessuta in genere di fiori ed erbe per ornamento del capo, indossata in un giorno di festa, o in certi luoghi per un evento luttuoso.
Nei secoli passati era abitudine titolare libretti di componimenti poetici col titolo ghirlanda poetica, o ghirlanda mistica.
Si trattava di libretti stampati in poche copie per commemorare un evento.che poteva essere un matrimonio, una laurea, l’insediamento di un personaggio in una posizione importante, o per celebrare determinate istituzioni o anche per celebrare la bellezza del paesaggio.
Venivano donati il giorno in cui si ricordava o celebrava la festa a pochi personaggi, in genere figure con incarichi di rilievo nell’amministrazione pubblica, o membri di famiglie di antica nobiltà, oppure religiosi.
Questo il motivo per cui queste “ghirlande”, rimangono il piu’ delle volte sconosciute alla bibliografia ufficiale, o segnalate in cataloghi per sentito dire, senza averne mai vista copia.
Ricordiamo una vera rarita’ bibliografica, si tratta della Ghirlanda mistica per il beato Luigi Gonzaga, poesie scritte dagli alunni del.collegio gesuitico di Ponte di Valtellina nel 1611.
Una delle ultime “ghirlande’ esce nel secolo XX, stampata a Como, ed e’ una ghirlanda dei paesi.
Pertusini Francesco. La ghirlanda dei paesi. Poesie in lingua dialettale e italiana.
Como, Tip. Commerciale [1948].
In-12 (cm.15,4), brossura editoriale rosa illustrato, graziosa veduta inquadrata da filetti e una carta geografica del lago al piatto posteriore; p.114.
Rarissima e deliziosa raccolta di poesie scritte in dialetto laghee’ dal professor Francesco Pertusini, che qui dedica a ciascuna localita’ del lago di Como, delle valli intorno, e della Brianza “brevi medaglioni che rispecchiano le caratteristiche, a ciascuno dei quali fa seguito qualche riflessione di carattere sociale e morale” [p.5].
L’autore fu soprannominato cinch oeuff, dal dialetto “cinque uova” perche’era solito fare colazione proprio con cinque uova.
Alla Valsassina viene dedicata una poesia a p. 77
“Gh’e l’acqua a Tartavall che lava gio’/ e in scambi de l’odur te da salut./Tartaval, Tartaval con l’acqua pura/al numer cent per dumanda aiut/te mandet quei che vegn a fa la cura/ma quand tornan col co’ pusee robust/el coeur e’ ‘l sentimenti hinn pusee’ giust./Del rest in de sta vall devom parla/per forza di bellezz che lee la g’ha:/i pascul pusee fin, i vacch migliur/ de raza per riproduzion e latt/ e per vedei senza diventa matt/basta ‘na paseggiada su a Ballabi/ a Barz, Casargh, Introbi, o a Pastur./Li mungen tutt: i paisan in stalla,/i padron de caser ben attrezzaa/ e i bravi negoziant de la cittaa./
La bellezza è la quiete di questi borghi,
rimane una idea romantica molto circoscritta.
Le guerre di conquista iniziate poco dopo gli anni sessanta sono continuate inesorabili nel sec. XXI.
Gaza, dopo 2 anni di genocidio/ecocidio, si e’ risvegliata in questi giorni con un cessate il fuoco precario e con 61 milioni di tonnellate di macerie, risultato di bombardamenti intensivi ad opera dell’esercito israeliano.
Serviranno almeno 20 anni per smaltire tutte queste macerie, per quella che’ e’ da considerarsi la piu’ importante distruzione degli ultimi due secoli, maggiore di quella di Dresda, con responsabilita’ evidenti di quella parte del mondo occidentale rimasto a guardare.
Haidar Al-Ghazali poeta ventenne di Gaza.
Voglio sognare
fosse questa
la mia unica colpa
per essere ucciso.
Voglio nutrire
I passeri delle strade
e non ho altro che la mia carne
sul marciapiede.
27-04-2024
Allegate seguenti immagini fotografiche:
Nei dintorni di Lecco, litografia,.1855.
Copertina anteriore e posteriore del libro La ghirlanda dei paesi.
Giancarlo Valera




