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Terzo o quarto ponte che sia, sabato una giornata di porte aperte per scoprire da vicino una delle opere infrastrutturali più attese del territorio lecchese.

In tanti hanno approfittato dell’occasione, navette da Lecco e da Pescate per vedere l’avanzamento del cantiere

Finanziato nell’ambito dei progetti connessi alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, il nuovo ponte – un investimento da 34 milioni di euro – rappresenta un’infrastruttura strategica per la viabilità tra Lecco e la Valtellina, destinata a migliorare i flussi di traffico in entrata e in uscita dalla città in vista dei grandi eventi sportivi internazionali, cioè le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.

Per l’occasione, navette gratuite hanno collegato la Piccola di Lecco e le scuole medie di Pescate con il cantiere. A bordo, tecnici Anas hanno illustrato ai visitatori la storia e le caratteristiche dell’opera, accompagnandoli nel cuore dei lavori.

Il tour partito da Lecco è stato guidato dall’ingegnere Matteo Colleoni, direttore operativo del cantiere.

L’impalcato del nuovo ponte è composto da tre strutture: la rampa lato Pescate, il ponte principale sull’Adda e la rampa lato Lecco. Dopo gli imponenti lavori di palificazione per le pile di fondazione, si è proceduto con la saldatura e il successivo “slittamento” delle travi che formano l’impalcato, un’operazione di alta ingegneria che ha permesso di posizionare la struttura sopra il fiume.

Il cantiere è ormai in fase avanzata. “Manca soltanto la posa della rampa di Lecco, entro la fine dell’anno l’opera sarà completa e pronta per essere inaugurata in tempo per il 6 febbraio, giorno di apertura delle Olimpiadi Invernali”, ha confermato Colleoni.

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