La “lingua del lavoro”. Vita, mestieri e officine nel dialetto lecchese
Venerdì 9 maggio 2025 ore 21:00 – Sala Neogotica dell’OFFICINA BADONI
(Corso Giacomo Matteotti 7, Lecco)
Ingresso libero, gratuito, aperto a tutti
L’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia” (rivista, edita dalla Cattaneo Paolo Grafiche di Oggiono/Annone, che a breve festeggerà i cinquant’anni di vita) prosegue il ciclo Archivi “per” Lecco con nuovo incontro dedicato al dialetto lecchese.
L’occasione è la ristampa di un volume che ha sviluppato il legame tra l’idioma del territorio lecchese e la cultura popolare che per secoli ne ha permesso l’esistenza. Un codice linguistico destinato a scomparire o forse no, giacché ancora sopravvive in molti ambienti di lavoro. Per la sua facile e pragmatica schiettezza, il dialetto è ancora efficace e spontaneo mezzo comunicativo nei cantieri edili, nei mercati rionali ed è spesso appreso e orecchiato dagli stranieri prima ancora dell’italiano. Di questo dialetto “da salvare” parlerà Felice Bassani, autore di numerose pubblicazioni dedicate alla storia e alla sopravvivenza di quel linguaggio.
Di dialetto, lavoro e Valsassina parlerà Marco Sampietro che passerà brevemente in rassegna gli studi sui dialetti della Valsassina presentando chi in passato si occupò di fissare su carta idiomi, detti ed espressioni della vulgata popolare, con particolare riguardo alla ‘lingua’ dei minatori.
Non verrà dimenticato il rapporto del dialetto con il mondo del lavoro del territorio di Lecco: ne parlerà Gianfranco Scotti che presenterà la figura del poeta vernacolare Luigi Manzoni, del quale leggerà brani e passi dell’opera El Cavalier Gerenzon, vero e proprio capolavoro letterario che eccezionalmente narra in poesia il vivace mondo di officine e industrie che fino a pochi decenni fa si affastellavano lungo il corso del torrente Gerenzone.
L’appuntamento è per venerdì 9 maggio ore 21:00 presso la Sala Neogotica dell’Officina Badoni (Corso Giacomo Matteotti 7, Lecco). Ingresso libero, gratuito aperto a tutti (fino ad esaurimento dei posti disponibili). Non occorre prenotazione. Per informazioni: associazione.bovara@gmail.com