Nel panorama delle iniziative della seconda edizione del “Festival italiano delle GeoScienze” si è tenuta questa mattina,, domenica 4 maggio, presso la Riva Martiri delle Foibe a Lecco, l’evento dimostrativo “PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAGO”, che prevedeva un evento dimostrativo in collaborazione con l’Esercito Italiano.
Ebbene non vi è stato alcun evento dimostrativo in quanto l’Esercito Italiano ha portato un imponente dispositivo atto a costruire dei punti fluviali, che però è stato impossibile calarlo nel lago per evidenti ragioni logistiche, per cui non si è capito a cosa si riferisse la locandina che prevedeva un “evento dimostrativo in collaborazione con l’Esercito Italiano”.
La manifestazione è stata per lo più occupata dalla Fanfara dei Bersaglieri di Lecco che ha eseguito alcuni brani del suo repertorio prima e dopo i discorsi del Sindaco Mauro Gattinoni e del Generale dell’Esercito Italiano Carmine Sepe, comandante del Comando Militare Esercito – Lombardia, il cui discorso è stato molto toccante e ricco di contenuti, con anche molti riferimenti al romanzo di Alessandro Manzoni I Promessi Sposi.
E’ stato, altresì, dopo l’alza bandiera, eseguito da un militare in divisa storica, accompagnata dall’Inno Italiano, sparato un colpo di cannone a salve, da militari dell’Esercito Italiano, anch’essi in divisa storica.
Un po’ deludente però, a nostro parere, un evento che non è stato del tutto rispondente a quanto descritto nella locandina degli eventi previsti dal “Festival italiano delle GeoScienze”.
GIUSEPPE MAZZOLENI
















