Con le braccia aperte e gli occhi lucidi, il nuovo Papa Leone XIV ha abbracciato tutti i popoli della Terra con la parola pace, disarmata e disarmante, e poi: insieme saremo costruttori di pace. E’ il primo messaggio del nuovo Papa Leone XIV, alias Robert Francis Prevost, eletto dal Conclave l’8 maggio 2025.
Pace vuol dire svolgimento regolamentato, in maniera serena e giusta, della vita politica, economica, sociale all’interno di uno Stato nel pieno rispetto della sovranità degli altri Stati.
Calma diffusa, dialogo, concordia, sono i presupposti per arrivare a un quieto vivere e allontanare i conflitti. Quindi la pace è una condizione sociale necessaria per estendere l’armonia del vivere sul piano individuale.
Il secondo messaggio di Papa Leone XIV, personale opinione, è la scelta del nome. Un nome in continuità con Leone XIII, colui che fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa.
Leone XIII, per la prima volta nella Chiesa, il 15 maggio 1891 promulgò un’enciclica sociale detta Rerum Novarum, Delle Cose Nuove.
Tensioni, rabbia, rivendicazioni operaie per condizioni lavorative inumane, il capitalismo del laissez faire che puntava al profitto senza far caso ai metodi e incurante dei bisogni dei lavoratori, l’ateismo marxista, il socialismo mediato…I cattolici, in queste bufere ideologiche, si persero.
Il Papa allora si pose in mezzo, ascoltò le voci di tutti, e invitò le parti sociali a collaborare nella questione sociale attraverso libere associazioni di ‘operai e padroni’, oggi dipendenti e datori di lavoro, per la reciproca tutela dei diritti.
“Nel tutelare le ragioni dei privati, si deve avere un riguardo speciale ai deboli e a poveri. Il ceto dei ricchi, forte per se stesso, abbisogna meno della pubblica difesa; le misere plebi, che mancano di sostegno proprio, hanno speciale necessità di trovarlo nel patrocinio dello Stato. Perciò agli operai, che sono nel numero dei deboli e dei bisognosi, lo Stato deve di preferenza rivolgere le cure e le provvidenze sue” Rerum Novarum, 29.
Buon Lavoro Papa Leone XIV!
MARIA FRANCESCA MAGNI
