2 Giugno 2025: la Preghiera del Ribelle
“Signore, che fra gli uomini drizzasti la Tua Croce segno di contraddizione, che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito contro le perfidie e gli interessi dominanti…
Tu che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocifisso, nell’ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell’indigenza viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell’amarezza…
Sui monti ventosi e nelle catacombe della città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare. Signore della pace e degli eserciti, Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi ribelli per amore”. La Preghiera del Ribelle di Teresio Olivelli.
Clelia Invernizzi di Cassina, incantevole paesino sull’altopiano della Valsassina, fu la madre di Teresio Olivelli, medaglia d’oro al valor militare della Resistenza e venerato come beato dalla Chiesa Cattolica per la sua opera di cattolico d’un pezzo contro ogni sopruso e viltà umana. Beatificato da Papa Francesco il 3 febbraio 2018.
Teresio Olivelli nacque a Bellagio il 7 gennaio 1916 e morì a Hersbruck il 17 gennaio 1945. Non riuscì a fare festa il 2 giugno del 1946 quando il popolo acclamò la Repubblica Italiana, ma lottò fino alla fine dei suoi giorni per il tricolore repubblicano.
“Il tenente dott. Teresio Olivelli di sangue materno valsassinese partecipò alla campagna di Russia con gli Art. Alpini di Cassina Combi Luigi e Combi Stefano, soccorrendo eroicamente feriti, lottando per salvare i soldati. Internato in Germania l’8 settembre 1943, riuscì arditamente a fuggire per diventare alto esponente della Resistenza armata lombarda. A Lecco stampò ‘Il Ribelle’. Arrestato fu deportato politico nei campi di sterminio tedeschi, trucidato e poi cremato per avere religiosamente difeso la sacralità della vita dei suoi compagni di patimento. Martire della libertà e della fede” è ciò che è scritto sotto la sua Penna d’Alpino di bronzo in piazzetta a Cassina.
Sventola il tricolore su un’altra marmetta posizionata il 5 giugno del 2011: “Dalle cime dell’Adamello, alle steppe della Russia, ai deserti dell’Afghanistan…Agli alpini andati avanti in guerra e il pace. Il Gruppo Alpini di Cassina Valsassina in occasione dell’80° anno di fondazione ‘ad honorem’ pose”.
Teresio Olivelli frequentò i primi 2 anni delle elementari a Carugo e completò il ciclo in Lomellina dove si trasferì con la famiglia. Studiò al ginnasio Travelli, fu assiduo frequentatore della parrocchia e si iscrisse all’Azione Cattolica, ben consapevole che il circolo AC era vietato dal regime fascista, ma all’epoca era solo un adolescente con tanti sogni in tasca e tanta voglia di conquistare il suo puntino nella storia. Si diplomò al liceo Cairoli di Vigevano e si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia dove si laureò nel 1938.
Fu assistente alla cattedra di Diritto amministrativo all’Università di Torino. In questo periodo divenne anche segretario dell’Istituto di Cultura Fascista, ma dopo alcuni viaggi nella Germania nazista cominciò a prendere le distanze dal regime. Nel gennaio del 1941 si arruolò volontario come sottotenente della Divisione Tridentina nella campagna di Russia per: “desiderio di fondermi nella massa, in solidarietà col popolo che senza averlo deciso, combatte e soffre”. Tornò e divenne rettore del Collegio Ghislieri di Pavia. Il 9 settembre del 1943, giorno successivo all’armistizio di Cassibile, si rifiutò di collaborare coi nazifascisti e fu deportato in Austria, scappò, fu nuovamente arrestato e trasferito a Fossoli, Bolzano, Flossenburg. Infine fu condotto nel lager di Hersbruck dove morì.
Nella vita si prese cura dei più deboli, compì numerosi gesti caritatevoli, da cristiano prestò assistenza a chi gli chiese aiuto. Ma la forza del potere non gli perdonò la rinnegazione della fede fascista in favore della fede cristiana che dava speranza ai moribondi, ai poveri, agli ultimi, ai soldati feriti che nel buio delle trincee potevano solo guardare le stelle…
“Per tutti i soldati morti sconosciuti sui campi di battaglia, eroi senza volto e senza nome. Gli Alpini del Gruppo di Cassina Valsassina nel loro 90° di fondazione ricordano il Milite Ignoto” è ciò che riporta la ‘pietra d’inciampo’ che spicca nuova e lucida nella piazzetta dedicata a Teresio Olivelli a Cassina.
…tos, fermet un moment: La Festa della Repubblica italiana che ricorre ogni anno il 2 giugno, l’è nasude da omen e don e fioi mort per la tua libertà, la tua dignità, e per una forma di Stato-Governo rappresentativo, in cui la sovranità non è concentrata nelle mani di uno solo, ma risiede nel popolo che elegge i propri rappresentanti.
“I rappresentanti sono come gli amministratori di condominio?” chiede Pierino alla maestra.
“Sì” risponde la maestra “sono coloro che devono amministrare la ricchezza: i soldi e i beni di tutti in favore di tutti, promuovendo diligenza e onestà in nome della giustizia, della pace, della solidarietà, dell’uguaglianza.
MARIA FRANCESCA MAGNI


