Piccoli grandi gesti di cura.
✂️Ieri sera un gruppo di sette soci ha ripulito le canalizzazioni, ora in secca, e quanto resta della ruota in ferro che animava l’adiacente fabbricato industriale, all’inizio di via Ramello a Laorca.
📚Costruito a metà Ottocento come filatoio con annessa filanda dal laorchese Giovanni Battista Spreafico, l’edificio sfruttava il passaggio della roggia derivata più a monte dal Gerenzone che ne animava almeno tre ruote, di cui sopravvive solo una in ferro, collegate ai torcitoi interni.
⚙️Un’altra ruota, completamente in legno e quindi dalla fattura più antica, dava energia all’adiacente trafileria già proprietà Fumagalli (famiglia da cui origina l’esperienza industriale dei Wiesemann, narrata nella passeggiata dedicata agli imprenditori d’Oltralpe organizzata lo scorso 14 giugno da Officina Gerenzone).
📕Il complesso pervenne a Hermann Helbing, genero di Giovanni Battista Spreafico, che trasformò il vecchio filatoio in trafileria di ferro, cui subentrarono nel 1902 i Wilhelm e infine i Sacchi.
🤙I volontari hanno ripulito l’area da sterpaglie, rovi e soprattutto rifiuti che avevano letteralmente sommerso lo spazio, nascondendo alla vista i canali e i resti della ruota in ferro.
🧐Di quest’ultima, a sorpresa, è emersa la targa che riporta il nome dei costruttori del manufatto, ovvero i fratelli Benallio (o Benaglio) di Castello sopra Lecco, specializzati proprio nella costruzione di ruote idrauliche come quelle, ancora esistenti, del mulino di Valmadrera e di un altro a Imberido.



