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Due tragedie avvenute a pochi giorni di distanza nel lecchese riportano drammaticamente all’attenzione pubblica il tema della sicurezza nei boschi durante la stagione della raccolta dei funghi. A poco più di due settimane dalla morte di Marco Panzeri, residente a Valgreghentino (LC), ha perso la vita anche Sergio Redaelli, 55 anni, di Arosio (MB). Entrambi gli episodi si sono verificati in contesti particolarmente impervi del territorio di Crandola Valsassina (LC), in Alta Valsassina, e rappresentano solo gli ultimi di una serie di incidenti che stanno segnando un avvio di stagione micologica già particolarmente critico.

I dati ufficiali forniti dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico confermano questa preoccupante tendenza. Solo 2024, la XIX Delegazione Lariana ha effettuato 21 interventi per soccorrere cercatori di funghi in difficoltà, un dati in linea con le 23 operazioni effettuate in tutto il 2023. A livello nazionale, le missioni del CNSAS riconducibili alla raccolta dei funghi rappresentano il 3,4% del totale, pari a circa 410 interventi su oltre 12.000 complessivi nel 2024. Anche questo dato risulta in crescita rispetto al 2023, quando le operazioni erano state 380, ovvero il 3,1%. In Lombardia, gli interventi legati a questa attività sono stati 42 nel 2024.

“Siamo profondamente addolorati per la morte di Sergio Redaelli e Marco Panzeri, e vicini alle loro famiglie. – dichiara Giacomo Zamperini, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Montagna – Ogni anno, decine di persone rischiano la vita nei boschi: non possiamo più considerare questo fenomeno un problema secondario. La raccolta dei funghi è una passione diffusa e radicata, ma va praticata con senso di responsabilità. Rispettare le regole regionali, dotarsi dell’equipaggiamento adeguato, evitare zone pericolose e rivolgersi agli ispettorati micologici delle ATS per il controllo gratuito del raccolto è fondamentale. Siamo già al lavoro per avviare azioni concrete per rafforzare informazione, prevenzione e sicurezza. La prudenza, unita alla consapevolezza, può davvero salvare vite.”

Proprio sul fronte delle intossicazioni, i dati relativi al 2024 parlano chiaro. Nei territori delle otto ATS lombarde si sono registrati 122 episodi di intossicazione da funghi. Di questi, 103 hanno coinvolto adulti e ben 19 bambini. Nel dettaglio, sono stati rilevati 21 casi nell’ATS Brescia, 7 nell’ATS Insubria, 55 nell’ATS Milano, 3 nell’ATS Montagna, 6 nell’ATS Val Padana, 13 nell’ATS Pavia, 6 nell’ATS Brianza e 11 nell’ATS Bergamo. Si tratta di cifre che impongono una riflessione seria e interventi strutturati.
Il consigliere ha infine voluto rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le forze impegnate quotidianamente nelle operazioni di soccorso.

“Desidero esprimere profonda gratitudine ad AREU, al personale sanitario, al Soccorso Alpino, ai Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri e a tutte le squadre coinvolte nelle ricerche e nei recuperi. Il loro lavoro è insostituibile e rappresenta un esempio straordinario di servizio alla comunità. Un ringraziamento speciale va anche alle ATS e agli ispettorati micologici per il loro impegno silenzioso ma essenziale nella prevenzione delle intossicazioni. La collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori sanitari è fondamentale per costruire una cultura della sicurezza che protegga la vita di chi ama la natura e la montagna.”

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