Il sindaco di Milano Giuseppe Sala a un incontro di sostegno al candidato sindaco di Saronno Augusto Airoldi in piazza Libertà, Saronno, 30 settembre 2020.ANSA/Mourad Balti Touati
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Ci sono alcune cose, nel “caso Sala” e dello sconquasso in cui si trova la giunta milanese, che veramente non mi piacciono, soprattutto dal punto di vista politico.

1) Tutta questa crescita di “Milano in verticale“, seppure urbanisticamente può essere apprezzabile, anche se a me, e sicuramente a tanti altri, piacciono molto di più le città e i borghi che mantengono le loro caratteristiche storiche, soprattutto dal punto di vista edilizio (vedi per esempio quelle della Toscana, in primis quel gioiellino della mia città natale, Barga in provincia di Lucca, in mezzo alla Garfagnana) ha provocato un ulteriore allontanamento del ceto medio, impossibilitato ad acquistare una casa per i propri figli a causa dei prezzi altissimi (si parla di almeno 7.000 euro al mq) .

Le conseguenze sono che Milano è sempre più una città per ricchi “vips”, in cui gli studenti universitari faticano a trovare anche una semplice camera letto a meno di 800 euro al mese , una città insomma sempre meno a misura d’uomo, ma abitabile solo da chi ha borsellini piuttosto pesanti.

Una Giunta che si dica di Sinistra (in cui erano presenti personaggi come Majorino e Maran, alfieri della cosiddetta “sinistra PD” ) come ha potuto arrivare a questo ? Ricordando poi che alcuni esponenti di Destra, precedentemente Sindaci, come Letizia Moratti e Gabriele Albertini, hanno probabilmente con qualche ragione sostenuto che i progetti che sono stati realizzati a Milano in realtà appartenevano alla loro epoca.
Destra e Sinistra quindi tutti uguali ? Ecco forse spiegato perché, a parte Ignazio La Russa, anche l’opposizione di Destra non si è buttata sulla notizia, e non ha chiesto le dimissioni di Giuseppe Sala.

2) La cosa che però trovo assolutamente inaccettabile, è la “dabbenaggine” (chiamiamola così per il momento, la Magistratura chiarirà più avanti se c’è stato altro) con cui sono state accettate finte ristrutturazioni, con semplici SCIA, al posto di vere altissime costruzioni. Dei cittadini si sono trovati così improvvisamente dei muri di palazzi sorti dal nulla a pochi metri dalle loro finestre, oscurati in casa loro e costretti a vivere come in un buio carcere, costruiti su terreni dove c’erano bassi magazzini o baracche.
Ma non c’era una legge che imponeva la distanza dalle finestre altrui, dalle proprietà preesistenti, prima di costruire ancora vicino ?

3) Gli oneri sociali. Queste finte ristrutturazioni hanno permesso ai costruttori di aggirare l’obbligo degli oneri sociali ( e questo è gravissimo, soprattutto per una Giunta di Sinistra). Qualsiasi Sindaco non più giovanissimo e con un po’ di esperienza sa benissimo che prima di concedere una licenza edilizia, mettiamo per una nuova palazzina, si fa una trattativa: “Tu costruisci la palazzina ma in cambio mi dai i soldi per mettere a posto i parchi vicino, la strada, l’acquedotto ecc”.
Tutte cose che, in tempi di crisi economica per i Comuni, sono oro che luccica ! Queste cose (non scritte, ma da tradizione orale, e che dipendono dall’abilità nel contrattare dell’amministratore) si spiegano nei corsi di Partito per giovani aspiranti amministratori: a me le aveva spiegate molti anni fa un bravissimo Sindaco come Antonio Rusconi di Valmadrera.

Ma se tu fai una “ristrutturazione”, che non contempla alcun “onere sociale”, defraudi l’amministrazione di un fondo che poteva essere appunto destinato a “utilità sociale”.
E allora una Giunta che si dica di Sinistra deve avere più attenzione per il profitto dei privati, o per l’interesse dei Cittadini ?

In conclusione, Sala avrà senz’altro le “mani pulite” , come ha detto ieri in Consiglio comunale, ma il Sindaco è quello che ha sempre la responsabilità finale di tutto.
La bravissima Chiara Appendino, ex Sindaco di Torino, ha avuto una pesante causa legale perchè un imbecille aveva fatto esplodere un petardo durante la visione di una partita in piazza a Torino, provocando dei feriti.
Licenziare un assessore è sicuramente insufficiente per “lavarsene le mani” come Ponzio Pilato !

ENRICO BARONCELLI

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