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Giro freschissimo e poco frequentato dall’infestante specie umana.
Sembra impossibile, ma salendo da Introbio lungo il sentiero 19 che conduce al rifugio Buzzoni si può camminare nel silenzio, protetti dalla cupola verde dei castagni e poi dei faggi senza incontrare anima viva e senza soffrire la caldazza. Che ad agosto è un miracolo.
Rientro dal sentiero 25 abbracciata da faggi secolari.

Era uno dei nostri cammini prediletti (mio e di Spock, il mio cane), ma devo dire che il sentiero ora è piuttosto deteriorato, come arruffato da un cataclisma. Molti purtroppo i faggi sradicati e accatastati disordinatamente, il bosco non curato, il bellissimo fo de Tee – il faggio di 500 anni nato ai tempi che Leonardo bazzicava da queste parti – svilito dall’erbaccia alta, alcuni dei suoi possenti rami staccati e abbandonati sul terreno. Non c’è più nemmeno la targa che racconta storia e leggenda di questo albero monumentale.
Ma il luogo è sempre affascinante.

MAURA GALLI
(già giornalista della Provincia in pensione)

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