Non e’ certo cosa comune trovare disegni antichi di mappe delle montagne valsassinesi.
In questo caso i disegni sono stati realizzati per determinare i confini e l’introduzione di nuove strade.
Si tratta nello specifico del Monte Artavaggio che confina con la bergamasca val Taleggio.
Questi disegni si trovano all’interno di un fascicolo insieme a tre lettere.
Anno 1738 Lettere del fattore in Introbio al Sig.re Conte Don Cesare Monti Melzi con disegni, sopra la pregiudiziale moltiplicita’ delle strade introdotte da Bergamaschi nel Monte d’Artavazzo.
Le tre lettere vengono spedite dal fattore Tantardini Cocco al conte Cesare Monti, nelle seguenti date:
Introbio adì 31 maggio 1738
Introbio 1738 adì 29 luglio
Introbio 1838 adì primo agosto
Il fattore era persona di una certa rilevanza, in quanto agisce in rappresentanza di altri nella gestione di alcune attivita’, in questo contesto attivita’ del conte Monti che risiedeva a Milano.
Queste lettere trattano informazioni in merito alle proprietà e terreni del conte Cesare Monti sul Monte Artavaggio, abitate nei mesi estivi da affittuari, solitamente bergamini con bestie che utilizzano terreni intorno per un pascolo intensivo.
In una di queste casere e’ presente un forno a legna per la produzione del pane.
Uno dei problemi piu’ importanti e ostici e’ la costruzione da parte dei “bergamaschi di Talegio” di nuove strade, che entravano a volte nei terreni di confine di proprieta’ del Conte Monti, riducendo lo spazio dedicato al pascolo.
In questi anni si sono verificate tensioni per i confini, tra Bergamaschi di Taleggio e Valtorta e i proprietari valsassinesi dei terreni in Artavaggio e Biandino, che hanno portato a scontri fisici di grave portata.
Giuseppe Arrigoni nelle Notizie storiche della Valsassina in una nota scrive: “circa questo tempo 1745 gli uomini di Valtorta vollero usurpare un sito degl’Introbbiesi. Questi si opposero e ben cinque nel cimento vi lasciaron la vita. (Mazzuccone, Memoria alla giunta del Censimento, opuscolo favoritomi dall’ egregio signor D.G.B. Ghislanzoni di Lecco).
Queste lettere sono anche segno di devozione assoluta verso il padrone, il fattore Tantardini Cocco concludeva sempre le informative essenziali date al conte Monti con un “Baccio le mani”
1- Monte Artavaggio in Valsassina.
.Disegno a penna, (cm 40 x 33)
- Disegno a penna colorato, (cm 38 x 28)
In entrambi i disegni vengono segnalati i confini i e le nuove strade dei Bergamaschi, e dove sono ubicate le casere, le vicine cabine, e la fontana per abbeverare il bestiame.
Il tema dei confini e’ molto attuale. Le guerre in corso si sono sviluppate negli anni per la volonta’ di annessione e colonizzazione di nuovi territori abitati da popolazioni i cui avi da sempre hanno vissuto in quei luoghi.
I motivi delle “nuove conquiste’ da parte di entita’ imperialiste, sono sempre gli stessi: sfruttare le risorse naturali presenti nei nuovi territori.
Queste operazioni “mostruose” determinano sempre genocidio ed ecocidio, pulizia etnica e distruzione dell’ambiente originario, pertanto come ripete spesso la cara Greta Thunberg: “non possiamo avere giustizia climatica senza giustizia sociale”.
Giancarlo Valera


