“La Lombardia conferma il proprio approccio alla transizione ecologica, puntando su innovazione tecnologica e sostegno concreto a famiglie e imprese, anziché su politiche basate sui divieti”. Così l’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione ha commentato i risultati significativi relativi alla misura ‘Rinnova parco veicolare 2025’.
“A soli due mesi dal lancio del bando per incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti, sono state presentate oltre 4.000 domande, per un valore complessivo di circa 9 milioni di euro. Questo dato testimonia la forte adesione dei cittadini lombardi alla misura, 23 milioni di euro sono i fondi stanziati e più di un terzo sono stati impiegati per aiutare le famiglie a cambiare veicolo”.
la Linea A (Autovetture), a circa 60 giorni dalla pubblicazione e con una dotazione complessiva di oltre 20,7 milioni di euro, ha già visto un notevole interesse. Ad oggi, sono state presentate 2.661 domande, con quasi 7 milioni di euro di risorse già prenotate. Le vetture ibride rappresentano il 71% delle domande, seguite da quelle a benzina (12%) e elettriche (9%), mentre le GPL costituiscono l’8% delle richieste. I fondi utilizzati sono già oltre il 33%.
La Linea B (Motocicli/eCargo-Bike) che si è conclusa il 26 maggio ha esaurito i fondi disponibili che ammontavano a 2 milioni di euro. Nello specifico le richieste per le e-cargo bike hanno assorbito il 93% delle risorse disponibili mentre il 7 % per ciclomotori/motocicli elettrici. Il totale delle domande presentate per questa linea di finanziamento ammonta a 1335. In provincia di Brescia 143.
Per quanto riguarda la Linea C (Rottamazione), che incentiva la rottamazione di veicoli, sono state presentate 133 domande, con risorse prenotate per 66.500 euro su una dotazione di 500.000 euro.
Le domande per la Linea A (Autovetture) e per la Linea C (Rottamazione) potranno essere presentate fino al 31 ottobre 2025.
“La Lombardia – ha aggiunto Maione – è all’avanguardia nell’abbattimento degli inquinanti in atmosfera registrando risultati importanti grazie a un sistema integrato di incentivi e al programma ‘Move-In’. Le emissioni pro capite di PM10 e PM2.5 sono un terzo della media europea. Anche nel 2024 si è confermata la tendenza generale alla riduzione del numero di superamenti giornalieri di PM10 e nessun superamento dei limiti annuali di PM10. La media annuale del PM2.5 rientra nei limiti in tutta la regione. Questi successi, che hanno portato a un abbattimento del 40% delle emissioni in 20 anni, dimostrano l’efficacia delle politiche regionali e l’impegno costante per l’ambiente”.
Sulla limitazione della circolazione degli Euro 5, l’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, ha dichiarato: “Non possiamo essere i soli in Europa con un blocco che coinvolgerebbe più di mezzo milione di veicoli. Bisogna riaprire la discussione con Bruxelles e Roma per trovare più risorse e soluzioni condivise”.
Riguardo alla mozione contro il divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 5, approvata in Consiglio regionale, interviene anche il consigliere Giacomo Zamperini.
Il testo chiede al Governo l’istituzione di un tavolo tecnico/politico composto dalle Regioni aderenti all’Accordo di Bacino Padano e al Ministero dell’Ambiente che, in tempi rapidi, concordi e definisca soluzioni alternative al blocco strutturale dei veicoli diesel di categoria Euro 5 e di perseguire in tutte le sedi opportune una politica di transizione ecologica attenta alle peculiarità del territorio.
Secondo uno studio di ARPA Lombardia citato dal consigliere e componente della VI Commissione Ambiente, il perseguimento degli obiettivi della direttiva europea “non è perseguibile attraverso le sole misure tecnologiche, ma dovrebbe essere coadiuvato da una drastica riduzione delle attività quali: -75% dei veicoli, -75% degli impianti di riscaldamento a metano, -100% del riscaldamento domestico a biomassa, quando ad esempio nei territori montani non c’è un’infrastruttura energetica alternativa, – 60% del bestiame, -75% delle attività industriali. Se per garantire una migliore qualità dell’aria dobbiamo ridurre del 75% le attività industriali in Lombardia, avremo aria più pulita ma un grande problema di occupazione per i nostri giovani”.
Ha poi concluso Zamperini: “La sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale. Noi vogliamo una Lombardia che affronta i problemi con pragmatismo. Chiediamo quindi che vengano introdotte deroghe mirate e sensate, tenendo conto ad esempio dell’effettivo utilizzo del veicolo, della residenza in territori montani o periferici, dove l’inquinamento è inferiore e i servizi carenti, della condizione sociale ed economica. “
NELL’ALLEGATO I RISULTATI DEL BANDO SUDDIVISI PER PROVINCE
