Nei secoli passati, nella verde Valsassina, le istituzioni governative pensavano come tutelare e gestire nel migliore dei modi il patrimonio boschivo.
Uno dei problemi principali riguardava il pascolo intensivo di capre e pecore che danneggiavano i boschi.
Su questo specifico tema sono stati pubblicati due Editti governativi il giorno 4 marzo 1784 , e il giorno 9 maggio dello stesso anno, entrambi sulla limitazione delle capre sui Fondi Comunali della Valsassina.
A seguire viene dato alle stampe un documento che andiamo ad analizzare.
Istruzioni sul miglioramento de’ Boschi, e Fondi Comunali della Valsassina
In-Folio (36 x 14 cm), bifolio privo di legatura.
Milano 9. Aprile 1785.
Il Regio Ducal Magistrato Camerale.
Firmat, Verri. Beccaria.
Nella prima parte questo dettagliato documento elenca alcuni punti da rispettare:
“Nella porzione de’ Fondi Comunali lasciata ad uso de’ Comunisti si dovra’ scegliere quella parte, che dovra’ servire di pascolo delle capre, e queste capre non possono mandarsi in altro luogo; non potranno pascolare nei.cosidetti boschi novelli, “sennonché dopo passati otto anni dal taglio periodico”
Riguardo al taglio dei boschi restano le seguenti regole al fine di agevolare le singole Comunita’.
La prima e’, che quando sono maturi se ne debba vendere il taglio in pezzi non molto grandi.
Secondo, perche’ la stroncatura, o legna minuta, che rimane dalla legna grossa, possa essere piu’ equabilmenre goduta dai Comunisti.
Terzo, affinche’ il bosco tagliato possa essere piu’ presto evacuato, e cosi’riprodursi piu’ prontamente.
Per impedire il danno ai boschi che il bestiame puo’ arrecare vengono introdotte delle limitazioni al pascolo.
Vengono escluse totalmente le capre, mentre per le bestie bovine e le pecore si concede che queste potranno entrare al pascolo “eccettua pero’ ne’ novelli”.
Dal punto di visto pratico, ogni Comunita’ dovra’ eleggere uno o piu’ pastori per la custodia delle bestie bovine e delle pecore affinche’ siano ritenute entro i confini che vengono prescritti a norma dell’Editto menzionato.
Viene quindi stabilito il numero delle capre che puo’ mantenere ogni singola comunita’ della Valsassina.
“La comunita’ di Premana, e di Pagnona potranno tenere 10 capre compresi gli allievi per ogni famiglia.
Nelle seguenti comunita’ non sara’ permesso di tenere piu’ di 2 capre con un allievo per ogni famiglia: Barsio, Casargo, Cassina, ed Uniti, Cortabbio, Cortenova, Crandola, Esino Superiore, Esino Inferiore, Gerro, Barcone, Introbbio, Margno, Moggio, Narrò, Parlando, Pasturo e Vimogno”.
Stante pero’ le particolari circostanze, in cui trovasi le due Cassine dette di Crevesto, poste nel comune di Primaluna, si accorda a ciascuna d’essie il permesso di ritenere per ogni famiglia 10 capre, comprensivi gli allievi, a condizione pero’, che gli abitanti non vadano a provvedersi di foglia, o di cime d’arboscelli per loro pascolo sopra i fondi della Comunita’.
Una famiglia che non vorrà mantenerle, non potra’ cedere il diritto ad un’ altra; non potranno andare le capre se non in quei pascoli che verranno loro destinati dai deputati dell’Estimo; inoltre le famiglie che terranno capre, avranno anche l’obbligo di farle custodire da pastori abili.
Seguono poi consigli alle singole comunita’ su come gestire con maggior profitto i boschi.
“Il comune di Taceno piantera’ de’ castagni nel Zerbo chiamato Chiarelle.
I boschi recentemente abbruciati, si rimetteranno subito a bosco, seminandovi faggi e bedole; ed in questo caso sono massimamente vari pezzj verso la Piazza de’ Cavalli nel comune di Pasturo, ed il bosco chiamato Gaggio nel comune di Barsio.
La Comunita’ d’ Introbbio dovra’ rimettere a bosco di riserva i quattro monti chiamati Te’, Motta, Mezzago, e Dagio a seconda della istanza fatta al Tribunale della medesima comunita.
La Comunita’ di Perledo, che ha un vasto bosco di noccioli, che dal Portone si stende verso Gittana, ed il quale rende.poco, o nessuno utile alla Comunita’, dovra’ metterlo parte a castagne, e parte a roveri”.
Un documento questo che certifica l’importanza del patrimonio boschivo della Valsassina, da proteggere e conservare; un invito piu’ che mai attuale, che Verri e Beccaria rimandano alle Comunita’ dei Comunisti della Valsassina.
Allegare seguenti foto:
Prima.pagina del.documento Istruzioni sul.miglioramento de’ boschi..1785
Fotografia di Antonia Pozzi, “I bergamini”, Pasturo, 1933
Giancarlo Valera
in copertina: Paolo Uccello, caccia notturna nei boschi

