Quale babbo sa motivare con certezza la risposta?
E poi: mamma, Babbo Natale e il Coniglio pasquale esistono o sono finzioni? Tutto quello che mi racconti è verità o bugia? Mezza verità e mezza innocente innocua bugia, o forse è solo il desiderio di regalarti il prezioso sale della poesia.
I genitori, davanti ai visi seri dei loro bambini, tentano di dare una risposta il più credibile possibile, cercando di non deludere le aspettative dei figli, almeno un po’, perché nessuno, salvo casi patologici, è crudele coi propri figli. Tuttavia nessuno ha in tasca tutti gli arpioni giusti per agganciare la mente e il cuore dei propri figli. Ogni giorno è un grande punto interrogativo per un genitore: se ne è andato stamattina senza salutare, è quasi fuggito…dove sarà? con chi? a fare cosa?
E a volte le risposte sono sortite tragiche con conseguenze enormi per i genitori in termini economici e legali.
Anni fa, un imprenditore di Lecco, in lacrime, mi ha parlato della sua disperazione: suo figlio, il maggiore, frequentava la facoltà di ingegneria al Politecnico di Milano, era diligente ed educato. Una mattina come tutte le altre questo figlio è uscito dalla porta di casa per prendere il treno diretto delle 7.15, e non è più tornato. Suo padre e sua madre lo hanno cercato per monti e per mari, perfino nella Legione Straniera, aiutati dalle Forze dell’Ordine, ma inutilmente. E’ scomparso dopo aver riposto i suoi tormenti in confessionale da un prete che stimava e poi si è eclissato, nessuno lo ha più visto o sentito.
“ Genitori e figli non si scelgono, capitano. Proprio per questo, nelle nostre case occorre scegliersi ogni giorno” sostiene il medico psicanalista e scrittore Luigi Ballerini.
Proprio per questo motivo la maggior parte delle volte è difficile costruire un legame di rispetto reciproco tra genitori e figli, considerando che non esiste il genitore perfetto, e quindi una dottrina perfetta che può puntare il dito sui genitori dei cosiddetti ‘ragazzi difficili’ definendoli pseudogenitori.
Cosicchè, per fortuna, nessuno può ergersi sulla cattedra del genitore perfetto. E’ l’amore, grande e gratuito per il proprio figlio e la speranza di un futuro ravvedimento l’unica strada percorribile e che ci fa stare ancora qui, nonostante tutto, sui tizzoni ardenti di ciò che si definisce famiglia formata da genitori e figli.
Figli di onorevoli potenti sono accusati di pedopornografia, stupro, tossicodipendenza, furto, bravate spaccone che mettono a repentaglio la vita degli altri, festini a luci rosse, omicidio di fidanzate e, ahimè, anche degli stessi genitori che hanno dato loro tutto ciò che potevano e che avevano per crescere quel figlio che si è rivelato un mascalzone…
Ma chissà perché solo quei bambini rom che, vergognosamente sbagliando, l’altro ieri hanno rubato un auto e poi investito una signora a Milano, sono stati definiti pubblicamente dai ‘buonpensanti’, in particolare da coloro che non hanno mai messo la cartella sulle spalle ai loro figli la mattina presto o asciugato il loro moccolo, dei criminali incalliti e i loro genitori dei ‘pseudogenitori’.
Quante sono le cosiddette ‘famiglie bene’, quindi non solo le famiglie povere che vivono nel degrado, che vivono un calvario in casa a causa dei figli violenti, bestemmiatori, trasgressivi, irrispettosi di persone, ambiente, regole? E quanti sono i genitori che si comportano come i figli malandrini?
Chi è madre? E padre? E chi è figlio? Sono domande che toccano tutti, dice Ballerini.
Anche perché chi oggi è madre e padre un tempo è stato figlio…in fondo l’esistenza dell’uomo è legata all’essere figlio.
Certo, chiunque può immaginare di avere figli diversi, o viceversa genitori diversi, in pratica considerarli ‘più’: buoni, comprensivi, pazienti, intelligenti, equilibrati, saggi… di chi abbiamo vicino.
Purtroppo la fantasia mal si sposa con il reale che abitiamo.
La procreazione di un figlio è solo una premessa, seppur meravigliosa, della vita, ma il lavoro dei genitori non si esaurisce con l’atto della nascita, anzi inizia. E il figlio deve essere consapevole che il papà e la mamma sono innanzitutto figli diventati adulti con le gioie e dolori causati dalle complicate e irruenti battaglie della crescita.
E’ un lavoro vicendevole, affaticante e avvincente, che perimetra la costruzione della città degli uomini anziché distruggerla.
MARIA FRANCESCA MAGNI