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Il lago di Como, da fine 700′, con l’arrivo dei viaggiatori stranieri che affrontavano il “gran tour”, ha sempre rappresentato una meta obbligata soprattutto per chi da nord Europa percorreva la via Mala, per poi scendere l’intera penisola a volte fino alla Sicilia, come il caso del nobile letterato grigione Carl Ulysses von Salis-Marschlins.
Molti artisti rimangono incantati dai panorami del lago, dalle elevate montagne che lo circondano, dalle maestose ville cogli splendidi giardini mediterranei.

Vogliamo quindi parlare di un piccolo album di fotografie all’albumina, e di due fotografi di origine straniera che si sono stabiliti a Genova nel secondo ottocento..

Ricordo del Lago di Como” : Album composto da 12 c. di stampe fotografiche all’albumina di 9×6 cm., applicate su striscia in cartoncino stile leporello, con doppio borsino filettato e titoli al piede a stampa di 13,5×9,5 cm..
Tela editoriale color blu, con titolo in oro alla coperta anteriore.
Controguardia Incollata al piatto posteriore, che riporta il nome dell’editore: Alfredo Noack/fotografo/Via Vico del Filo N°.1/Genova.

I soggetti fotografati sono i seguenti: Panorama di Como,
Duomo di Como,
Porto di Como,
Villa d’Este,
Torno,
Bienno,
Bellagio,
Panorama della Villa Melzi,
Villa Melzi,
Varenna,
Amore e Psiche di Canova,
Cascata di Fiumelatte.

Questo rarissimo album, di cui fino ad ora non si conoscono altri esemplari, e’ stato esposto alla mostra tenutasi a Varenna presso Villa Monastero -settembre 2024 – gennaio 2025, intitolata Botanica dei sentimenti: erbari, miniature, paesaggi di lago nell’eta’ di Manzoni.
Edito dallo studio fotografico di Alfredo Noack, le foto di vedute lariane, sono da “attribuirsi” a Celestino Degoix.

Celestin Degoix (1825-1902) di origine francese fu attivo a Genova dal 1860 al 1890 ca. dove realizza vedute della riviera ligure, e alcune vedute comasche in formato carte-de-visite, tratte da negativi al collodio, databili al 1863 ca..
Dal 1868/70 in societa’ con Hodcent apre uno studio fotografico in Via Carlo Felice 10.
Alcune sue fotografie sono presenti nel prestigioso International Center of Photography di New York.

Alfredo Noack (Dresda 1833 – Genova 1895). Fotografo giunto a Genova intorno al 1860, apre un proprio studio fotografico in via Vico del Filo N° 1, ma si dedica soprattutto alle riprese di paesaggio. Si conoscono alcune sue vedute comasche di grande formato, tratte da negativi al collodio, eseguite intorno al 1865. E’ sepolto nel settore protestante del cimitero monumentale di Staglieno, i cui monumenti funebri furono uno dei soggetti da lui piu’ amati.

Varenna – Il panorama di Varenna preso da lago, con Villa Cipressi, il campanile della Chiesa di S.Giorgio e Villa Monastero.

Cascata di Fiumelatte – Ha nome dalla spuma del torrente che, proveniente dal ghiacciaio di Moncodeno, precipita nel lago; ha la particolarita’ che inaridisce nell’inverno e abbonda di acque nell’estate, e in pochi giorni nella primavera acquista il maggior volume di acque, che perde poi in pochi giorni nell’autunno avanzato.

Giovanni Berchet (1783-1851), verseggia le caratteristiche insolite di Fiumelatte, considerato il fiume piu’ corto d’Italia con soli 250 metri di lunghezza.

…dalla spiaggia aprica
Gelida un’ aura da intentato speco
Fiede improvviso il viator, che mira
Scaturir d’alto e per la fessa roccia
Diruparsi una pura argentea lista;
Candido fiume a cui di latte il nome
Diede, la fama, e racconto’ alle genti
Com’ ei per lunghe sotterranee vie
Sgorghi da campi, tutti aspri di gelo,
U’ non umana mai ombra penetra.
Addio, candido fiume. Addio bei colli
Cari ai zeffiri sempre…

Allegate immagini di foto all’albumina di Varenna e Cascata di Fiumelatte, eseguite da Celestino Degoix, 1863, ca., contropiatto con l’indirizzo dello studio fotografico di Alfredo Noack, editore dell’album; esposizione dell’album alla mostra tenutasi a Varenna presso Villa Monastero.

Giancarlo Valera

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