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La presenza cristiana di lingua araba del Vicino Oriente e’ stata fin dai tempi  piu’ remoti rispettata e significativa, e ha saputo esprimere capolavori come il manoscritto che andiamo ad illustrare.

Lettere e Atti degli Apostoli

(Rasa ‘il al-rusul wa a ‘maluhum)

Copiato da Ibn al-Safi, Damasco, 1341  d.c.

Nash. Carta compatta e patinata

236. fogli, 21 x 30 cm

13 versetti per pagina, inchiostro nero, verde  e azzurro.

Questo esemplare e’ stato donato da Giorgio VI, patriarca  d’Antiochia, allo Zar Nicola II (1868-1918,) trasferito nel 1919 alla biblioteca del Palazzo d’ Inverno a San Pietroburgo.

Descrizione del manoscritto.

Le lettere degli Apostoli rappresentano un genere piuttosto peculiare e molto diffuso della letteratura cristiana. Anche i cristiani di lingua araba del Vicino Oriente -i monofisiti, gli ortodossi, I nestoriani ecc.-, vi fecero frequente ricorso, come e’ evidente dalla quantita’ dei testi pervenutici.

Il manoscritto in questione e’ da annoverarasi tra gli esempi piu’ alti di arte su libro che siano mai stati prodotti nell’Oriente cristiano durante il medioevo.

Il testo fu copiato a Damasco nel 742 ovvero nel 1058 nell’era dei martiri (che corrisponde al 1341 secondo la nostra tradizione) dal Monaco Tommaso,  piu’ noto come Ibn al-Safi.

Suo probabile committente fu il console di una delle città repubbliche italiane.

La calligrafia adottata e’ il nash grande; l’inchiostro e’ di color nero, ma per le prime quattro lettere cambia il colore, che puo’ essere rosso, azzurro, verde o nero. Invece dei segni di interpunzione compaiono grossi punti rossi o gruppi di punti, di virgole e rosette d’oro e azzurre. Tre pagine di questo splendido testo sono interamente coperte da vignette (fogli 1b, 141a, 172). Al centro della pagina compare una figura rotonda colorata in oro e azzurro; il contorno è’ formato da un fitto ornamento vegetale, alle estremita’ compaiono dieci arcate concave e convesse al cui interno ci sono circonferenze di varia grandezza. in alto e in basso rispetto alla figura centrale sono tracciati triangoli allungati verso l’esterno contenenti alcune citazioni delle sacre scritture su fondo dorato.

Allegate foto dei fogli 1b, 1a;  e antica mappa del Medio Oriente.

Giancarlo Valera

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