…costretta a guardare il prato su cui un giocatore sbaglia buca, tira lungo o tira corto, cammina poco appoggiando tutto il peso or sull’uno or sull’altro piede, e viene applaudito comunque dai suoi ‘battista’.
Uno schiaffo alla dignità dei popoli. Un affronto alla considerazione umana. Una totale mancanza di rispetto dei ruoli, al pari dell’incontro in Vaticano quasi travaccato sulla bara di Papa Francesco…anzi, in quell’occasione le false strette di mano che puzzavano di sangue, rasentarono la blasfemia: pretini soggiogati che correvano a prendere le sedie per far sedere i potenti durante il funerale del Papa…Roba da non crederci. L’incontro con foto venne definito storico. Certo, una pagina di storia vergognosa.
E li’ sul campetto verde, l’UE ha scongiurato i dazi americani del 30% sui prodotti europei in favore dei dazi al 15%. Ma l’impatto del balzello è comunque pesante per le imprese e per le famiglie…i pensionati con pensioni da fame dopo una vita di studio e lavoro non vengono neanche considerati, sono esseri inutili, non produttivi, quindi possono vivere da cani a cui lanciare qualche osso ogni tanto…
Oltre a ciò, saranno 600 i miliardi che l’UE dovrà investire negli USA, e 750 miliardi l’UE dovrà spendere per acquistare energia americana: gnl, petrolio, combustibili nucleari…
La contropartita UE è un listone di controdazi sulle importazioni americane del valore di 93miliardi… Ma gli USA vogliono inserire nel negoziato la tutela, cioè l’esenzione dalla digital tax delle Big Tech, le industrie tecnologiche e i servizi digitali americani…e secondo le dichiarazioni alla Cnbc del segretario al commercio USA la ‘bolla di accompagnamento’ americana si allungherà…
La Francia ha osato criticare l’accordo di massima tra UE e USA siglato in neanche 1 ora su un campo da golf scozzese…e a contravvenire, mettendosi al lavoro per studiare un approccio più forte e vicino ai bisogni della gente con l’avvertimento: “Non è finita qui…Questa non è la fine della storia. Non ci fermeremo”. E la Francia si sa, è sempre stata dalla parte giusta della storia.
MARIA FRANCESCA MAGNI