A Tor Vergata, Roma, in periferia, a ridosso della capitale, dove squallore e rettitudine viaggiano sullo stesso binario, Papa Leone XIV oggi, domenica 3 agosto 2025, ha celebrato la Messa del Giubileo dei Giovani. Davanti alle sue mani aperte 1milione di ragazzi provenienti da tutto il mondo, anche dalle martoriate terre di Kiev e Gaza.
“La pienezza dell’esistenza non dipende da ciò che si accumula, ma risiede in quello che con gioia sappiamo accogliere e condividere” dice nell’omelia il Papa “l’Amore di Dio che si manifesta in Cristo. E’ lui che disseta la sete del cuore e la risposta alle inquietudini…Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo”.
“Cosa è veramente la felicità? Qual è il vero gusto della vita? Cosa ci libera dagli stagni del non senso, della noia, della mediocrità? Si domanda e domanda ai giovani Leone XIV. E poi risponde:
“Comprare, ammassare, consumare, non basta. Abbiamo bisogno di alzare gli occhi, di guardare in alto, alle ‘cose di lassù’, per renderci conto che tutto ha senso, tra le realtà del mondo, solo nella misura in cui serve a unirci a Dio e ai fratelli nella carità, facendo crescere in noi ‘sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, di perdono, di pace’, come quelli di Cristo. E in questo orizzonte comprenderemo sempre meglio cosa significhi che ‘la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Carissimi giovani, la nostra speranza è Gesù”.
E dalla prima Lettura, tratta dal Libro del Qoelet, il Papa commenta: “tutto è vanità, ogni uomo dovrà lasciare quanto ha accumulato, è nell’ordine della finitezza delle cose che passano…lo ricorda anche il Salmo 90 che ci propone l’immagine dell’erba che germoglia; al mattino fiorisce, e poi alla sera è falciata e secca…ma la fragilità di cui ci parlano è parte della meraviglia che siamo…la nostra vita è una rigenerazione d’amore. Come un prato che, fatto di steli esili, vulnerabili, soggetti a seccarsi, piegarsi, spezzarsi, si rigenera con nuovi steli per i quali generosamente i primi si fanno nutrimento e concime, con il loro consumarsi sul terreno, e si rinnova anche durante i mesi gelidi dell’inverno, quando tutto sembra tacere, perché si prepara ad esplodere, a primavera, in mille colori…” e prosegue: “Siamo fatti per questo. Non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore. E così aspiriamo continuamente a un di più che nessuna realtà creata ci può dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere. Di fronte ad essa, non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola piuttosto!…”
“Cercate con passione la verità. Costruite un mondo più umano. L’amicizia può essere la strada per la pace” è il messaggio di Papa Leone XIV rivolto ai giovani di Gaza e di Kiev e a tutti i giovani di buona volontà col cuore grande in mano.
A Tor Vergata questa mattina, durante la Messa del Papa, davanti a una moltitudine di giovani con gli occhi limpidi, sono sbocciati i fiori della grazie e della bellezza.
MARIA FRANCESCA MAGNI
Carissimi giovani, la nostra speranza è Gesù. È Lui, come diceva San Giovanni Paolo II, «che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande […], per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna» (XV Giornata Mondiale della Gioventù, Veglia Di Preghiera, 19 agosto 2000). Teniamoci uniti a Lui, rimaniamo nella sua amicizia, sempre, coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa, come ci hanno insegnato i beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis, che presto saranno proclamati Santi. Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo. (Papa Leone XIV)
