MedFest 2025 – ORGANETTO FASCINATION
con Cristina Alís Raurich
Barzio, Chiesa di Sant’Alessandro martire (Via Francesca Manzoni)
Sabato 30 Agosto ore 21
In collaborazione con Rassegna Organistica Valsassinese
Un concerto solista per scoprire l’organo portativo e innamorarsi del suo fascino e della sua duttilità sonora attraverso un ventaglio di emozioni, tra cui pace, sensualità e divertimento. L’organo portativo è uno strumento molto popolare tra il XIII e il XV secolo. Un piccolo organo che il suonatore suona con una mano sul mantice e l’altra sulla tastiera. Sebbene molti lo considerino uno strumento a tastiera, l’essenza del suo suono è quella di uno strumento a fiato. Azionando il mantice, la pressione dell’aria può essere controllata in modi infinitamente espressivi e dinamici. Un itinerario musicale che riesce a trasmettere profonde emozioni fra sonorità antiche e creatività moderna.
Cristina Alís Raurich. Considerata una delle più autorevoli interpreti di tastiere medievali (organo portativo, organo positivo, clavicimbalum e clavicytherium), fa parte di ensemble di livello internazionale come La Douce Semblance, La Camera delle Lacrime, Vetera, Emrys, Donnafugata e altri. Si esibisce in tutta Europa, registra per radio e TV, e ha al suo attivo diversi CD. È insegnante e coordinatore di corsi di musica medievale in Francia, Italia e Spagna ed è invitata a tenere masterclass in sedi prestigiose quali il Mozarteum di Salisburgo e il Conservatorio di Lione. Come musicologa si occupa della musica più antica per tastiera e della ricostruzione di organi medievali. Ha pubblicato su Carlo Magno e la musica medievale (2021). Ha recentemente conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Würzburg. Collabora con la Cattedrale di Cuenca nell’organizzazione del Festival Mirabilia.
Chiesa di Sant’Alessandro martire – Barzio. Nel Quattrocento, la chiesa fu elevata a parrocchia al posto della chiesa di San Giovanni. L’edificio subì nel corso del tempo una serie di restauri, che però non ne alterarono le caratteristiche originarie: nel XVII e XVIII secolo, in particolare, fu arricchito con decorazioni di gusto barocco e nel XIX venne ampliato e restaurato in stile neoclassico. Negli anni 1932-33 la chiesa fu oggetto di un radicale restauro che ne ha cambiato l’orientamento, con la costruzione di una nuova facciata al posto dell’abside originaria. Venne edificato anche un nuovo capocroce, con crociera coperta da cupola. Della vecchia chiesa restano la navata con le cappelle laterali e la torre campanaria. Il nuovo altare maggiore fu consacrato nel 1933 dal card. Schuster.