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Azione: Lombardia, il campanello d’allarme dei LEA

I dati rielaborati da Fondazione GIMBE sui LEA 2023 confermano che la Lombardia, pur restando adempiente agli standard minimi in tutte le aree, registra –14 punti complessivi rispetto al 2022, uno dei cali più marcati in Italia. Non è un dettaglio tecnico: significa che, pur partendo da livelli elevati, il sistema regionale ha perduto terreno nella capacità di garantire in modo uniforme prevenzione, assistenza territoriale e ospedaliera.

Pietro Arpaia, studente di medicina residente a Monticello, iscritto ad Azione Lecco ha approfondito la questione ed ecco cosa dicono i numeri (fonte: GIMBE su dati Ministero):

  • Lombardia 2023: Prevenzione 95, Assistenza distrettuale 76, Ospedaliera 86 punti. In particolare il peggioramento riguarda l’assistenza distrettuale con un calo di ben 19 punti. Si registra un aumento di 5 punti per quanto riguarda la prevenzione.
  • Nel 2023 13 Regioni risultano complessivamente adempienti; 8 peggiorano rispetto al 2022 (tra cui Lombardia), a conferma di un sistema nazionale sotto stress e di un divario Nord–Sud che non si chiude.

Il punto:

Se la Regione è ancora promossa, i 19 punti persi per quanto riguarda l’assistenza distrettuale impongono una risposta concreta: rafforzare la sanità territoriale, investire su medicina di comunità, assistenza domiciliare, presa in carico della cronicità e dotare le ASST di strumenti per recuperare efficienza e accesso, perché è qui che si è “allentata” la rete. È un terreno tecnico, non ideologico: trasparenza sugli indicatori, obiettivi misurabili e monitoraggi pubblici sono la via per risalire.

In conclusione:

La Lombardia non “crolla”, ma arretra. Per questa ragione, per Azione servono investimenti mirati e governance competente sull’assistenza territoriale: è lì che si gioca la qualità quotidiana delle cure per i cittadini, da Milano a Lecco.

AZIONE LECCO
Sull’argomento interviene anche il PD lombrdo

Sanità
I dati di mercoledì scorso della Fondazione Gimbe sulla sanità lombarda continuano a peggiorare in modo preoccupante. In un solo anno i Livelli essenziali di assistenza sono crollati di 14 punti. Un tracollo che dimostra il fallimento del modello Fontana-Bertolaso, basato sullo sbilanciamento verso il privato e sull’abbandono della sanità territoriale. In Lombardia le liste d’attesa si allungano, il personale è insufficiente, i presidi territoriali inesistenti. È per questo che il Partito Democratico ha promosso la proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da oltre 100.000 firme, per riformare la sanità regionale e restituire alle persone il diritto alla salute.
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SILVIA ROGGIANI Segretaria PD Lombardia

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