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Ha preso il via, venerdì 16 maggio, presso il PalaTaurus a Lecco il Campionato Nazionale pongistico, organizzato dal Centro Sportivo Italiano “C.S.I.”.

Sui 30 tavoli di finale in gara nei tornei di singolo e di doppio ben 448 atleti, fra cui alcune racchette con disabilità. Otto le regioni presenti in terra lombarda. Programma ricchissimo. Domenica mattina le semifinali e le finali.

Sono otto le regioni italiane da cui provengono i qualificati, in rappresentanza di 28 Comitati territoriali e di ben 68 società sportive ciessine. Oltre la metà dei pongisti finalisti rappresentano la regione ospitante, la Lombardia, che schiera in prima fila le 81 racchette lariane (Villa Romanò e Villa Guardia storicamente al top del pongismo CSI) seguite dai 54 atleti orobici, e dai 53 finalisti milanesi e 44 del Csi Varese. Il Csi Lecco, padrone di casa potrà contare su 6 società sportive e 53 qualificati (50 nel maschile, 3 nel femminile).

A difendere i colori lombardi ancora ci saranno 16 camuni, 14 valtellinesi, 6 virgiliani, 4 pavesi e 2 cremonesi. Il Veneto conta invece 31 iscritti, seguito dalla Toscana (28) dalle Marche (23) e dalla Emilia Romagna (11). Chance di vittoria anche per Piemonte, Trentino e Sicilia.

Il programma di gare prevede sabato 17 maggio per i qualificati le sfide ad eliminazione diretta nelle varie categorie fino alle semifinali, con il torneo riservato agli atleti con disabilità intellettivo-relazionali che parteciperanno nel torneo assieme ai normodotati, con un tavolo ad hoc per i pongisti in carrozzina. Sabato pomeriggio per le racchette arancioblu entreranno invece in scena i doppi.

Gran finale domenica 23, nella giornata conclusiva, quando a partire dalle ore 9 sarà tempo di semifinali e finali per ogni categoria di età.

Quanto è soddisfatto nell’essere riuscito ad organizzare ed a portare il Campionato Nazionale a Lecco: “Ringrazio il C.S.I. Nazionale – risponde il presidente del Comitato lecchese del C.S.I. Pietro Gatto – che ci assegnato l’edizione di quest’anno, così come il Comitato Regionale della Lombardia che ha supportato la nostra Candidatura. A livello nazionale ci avevano già conosciuto perché lo scorso anno avevamo organizzato la “Corsa campestre nazionale”. Adesso siamo qui a Lecco con 500 atleti e relative famiglie ed è una grande soddisfazione”.

%00 atleti, oltre ad accompagnatori e famigliari, come avete pensato all’organizzazione?: “L’organizzazione – prosegue Gatto – ci ha impegnato per diversi mesi, perché abbiamo voluto fare tutte le cose per bene e che tutti colori che saranno qui in questa tre giorni si trovassero come a casa loro. Inoltre ci saranno una serie di eventi collaterali. Non ultimo gli atleti, famigliari ed amici potranno a dei tour guidati della città, come conoscere i luoghi manzoniani, respirare ancora una volta quelle atmosfere di quando si studiava il Manzoni sui banchi di scuola. Tutto questo grazie ad una applicazione ideata dagli studenti dell’Istituto Tecnico Giuseppe Parini di Lecco. Finalmente oggi possiamo dire di essere più rilassati, l’evento è partito, con grande entusiasmo”.

Quali speranze ci sono per gli atleti lecchesi?: “Ovviamente – conclude il Presidente – la Lombardia fa la parte del leone. Come Comitato di Lecco abbiamo in campo diverse eccellenze, anche se l’importante è che vinca lo sport. Sottolineo che in campo ci saranno anche atleti diversamente abili”.

GIUSEPPE MAZZOLENI

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