Gia’ nei primi decenni del Cinquecento si pensava di rendere navigabile il fiume Adda, nel tratto Milano-Lecco.
Di questo progetto se ne ha notizia, per la stampa di un rarissimo libretto, una memoria di Carlo Pagnano, architetto milanese, che descrive questa idea geniale.
Decretum super flumine Abduae reddendo navigabili Mediolanum usque cum testicatione Christianissimi Regis hanc urbe
liberatitatis & munificantiaes / Carolus Pagnanus
Impressus Meduliolani per Augustinum de Vicomercato. Anno Domini. M.D.X.X. die. xxyi. Iuli.
In-8 (20,5 x 16,5 cm), p. 1b, 56, 1b, + 2 tav., incise su lastra.di rame.
Misura (18 x 13 cm)
Legature coeva in cartone alla rustica.
Il nome dell’autore al verso del Frontespizio.
Trilingue: latino-spagnolo-italiano.
Nei primi decenni del Settecento, non si sa per quale motivo, è stato ristampato il libretto in pochissime copie per circolazione privata, quasi identiche all’originale, girate in maniera clandestina nell’area lombarda.
“Quanto piu’ salubre utile e honorevole sera ala patria nostra la gia’ cominciata opera de fare Adda navigabile co le appenditie sue.”
Il progetto di rendere navigabile quel tratto di fiume Adda, e’ partito come scrive l’autore, poi si e’ fermato per qualche tempo dovuto ai continui cambi di potere, e nel settecento l’intenzione era di farlo tornare attuale, questo potrebbe essere il motivo della ristampa clandestina.
Nel Cinquecento la Lombardia e in particolare il Ducato di Milano fu soggetta a vari domini, passando da quello degli Sforza a periodi di dominazione francese e infine spagnola.
La prima incisione che funge da frontespizio vede in primo piano Sant’Ambrogio con sulla destra inginocchiati membri della famiglia Sforza e altri personaggi della corte.
Sullo sfondo il ponte di Lecco Azzone Visconti, i pochi edifici presenti allora a Lecco, e dietro le montagne.
Il ponte Azzone Visconti conosciuto anche come Ponte Vecchio fu costruito tra il 1336 e il 1338 sul fiume Adda per migliorare i collegamenti tra Lecco e il Ducato di Milano.
La seconda incisione riportata a fine testo disegna il tratto del fiume Adda da Milano a Lecco riportando I nomi delle singole localita e dei luoghi piu’ rilevanti; sullo sfondo le montagne bergamasche e lecchesi.
Al centro della la descrizione dettagliata dell’itinerario da Lecho a Milano.
Le immagini fotografiche delle.due incisioni, spero rendano di buon umore qualche lettrice o lettore.
Giancarlo Valera

