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La centrale idroelettrica di Tartavallino è stata completata

…le parole si fermano davanti al risultato della costruzione della centrale idroelettrica di Tartavallino, e lasciano che gli occhi si inumidiscono nel vedere con quanta cura il paesaggio, avvolto dalle fronde verdeggianti che dondolano sul Pioverna, è stato mantenuto integro nella sua autenticità naturale…e l’habitat atavico non è andato distrutto.

L’ingegneria idraulica in fondo alla Valsassina ha convertito l’energia cinetica, attraverso la meccanica, in energia elettrica con l’acqua del torrente che continua a scorrere brontolona coi bigodini di schiuma sui lati, mediante la realizzazione di un’opera quasi invisibile, dove caprioli e lepri possono ancora bere.

Questa centrale sfrutta il flusso naturale dell’acqua del Pioverna che viene convogliata in parte verso turbine nascoste sotto la ciclabile. La forza dell’acqua muove le pale delle turbine che ruotando azionano un alternatore che converte l’energia meccanica in energia elettrica.

L’impatto sull’ambiente è minimo e l’energia idroelettrica pare non produca emissioni inquinanti.

L’efficienza di questa centrale può variare secondo il flusso dell’acqua del torrente, ma la sua studiata collocazione forse può garantire la presenza dell’oro blu e la tutela dell’ ecosistemi fluviale.

Speriamo di non assistere più all’assenza di acqua in tratti rilevanti del Pioverna : un torrente limpido e canterino che, se privato dell’ acqua, muore lasciando scoperti grossi sassi bianchi come le ossa di un grande dinosauro adagiato sul suo letto…

MARIA FRANCESCA MAGNI

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