Condividi l'Articolo sui Social

ZAMPERINI (FDI): «PIÙ PRATICITÀ E SICUREZZA PER I TERRITORI MONTANI. LA REGIONE METTE FINE ALLA BUROCRAZIA CHE PENALIZZA CHI VIVE E LAVORA SUL TERRITORIO»
«I territori montani non possono essere trattati come una periferia qualunque. Servono regole fatte su misura, che riconoscano le loro specificità e tutelino chi ci vive e lavora ogni giorno con fatica e passione». Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, commenta l’approvazione di un emendament0 a suo nome, inserito nella Prima legge di revisione normativa ordinamentale 2025.

L’emendamento riguarda le pratiche di abbruciamento di residui vegetali nelle zone montane, dove le difficoltà logistiche rendono spesso impraticabili soluzioni alternative. L’emendamento prevede che l’applicazione delle norme tenga conto dell’altitudine effettiva del luogo di combustione, non quella del municipio, garantendo così alle aziende agricole di queste aree la possibilità di smaltire i residui in modo pratico e sostenibile.

«Le piccole aziende agricole montane sono il cuore pulsante di questi territori», dichiara il consigliere regionale Giacomo Zamperini. «Un approccio normativo rigido rischia di soffocarne la sostenibilità economica e sociale. Con questo emendamento vogliamo dare un segnale chiaro: la Regione sta dalla parte di chi fatica ogni giorno per mantenere vivi questi luoghi. Oggi la normativa considera l’altitudine del municipio per autorizzare la bruciatura dei residui agricoli, anche se l’intervento avviene molto più in alto, in zona montana. È una distorsione evidente», spiega.

«Nel mio territorio, a Mandello del Lario, ad esempio, capita che si debba applicare la regola del lago anche quando si opera ai Piani Resinelli».
«Abbiamo chiesto che si tenga conto dell’altitudine reale del luogo dell’intervento, non di quella dell’ufficio comunale», prosegue. «È una modifica di buon senso, sostenuta all’unanimità in Commissione, che riconosce le specificità geografiche dei territori e rispetta chi ci lavora ogni giorno. Parliamo di zone dove la bruciatura è spesso l’unica soluzione praticabile per lo smaltimento degli scarti agricoli. I volumi sono minimi e l’impatto ambientale è contenuto, ma il beneficio per il territorio è enorme. Questo è il pragmatismo lombardo: rispondere ai problemi reali con regole giuste e strumenti concreti, senza ideologia, ma con responsabilità».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *